Sono passati cinque anni. Cinque anni di tentativi. Cinque anni di errori. E la sola cosa che ho capito è che se rinascerò voglio essere una delle ragazze giapponesi che si vedono nelle sfilate di moda e nei posti più in delle grandi città.
Viso dolce e sempre sereno. Femminili in un modo ultraterreno. Leggiadri e leggere che si può immaginare che i ragazzi le vogliano accarezzare e portare via di forza, ma sempre con gentilezza. Principessine mai troppo bambine ma neanche troppo volgari come le donne nostrane.
La cosa che più apprezzo delle ragazze giapponesi è che sanno che il loro destino è segnato. Come il mio. Hanno però il vantaggio di non poter sfuggire all'illusione. Voglio dire: le belle ragazze quando sono ragazzine le vedono le donne più anziane, e ci si fa un'idea. Ma se si è una ragazza giapponese immagino che non ci si possa sbagliare.
A differenza di tutte le altre donne, che con l'età invecchiano e diventano orribilmente inguardarbili e di cartavetrata, le donne giapponesi si accartocciano in modo aggraziato. Ma sempre e comunque in quel modo che ti bolla come un avanzo certificato. E non c'è rimessa sul mercato che tenga: sei un prodotto scaduto. D'altronde mi spiace non poco per le ragazze giapponesi brutte che proprio l'hanno avuto più brutta di tutte quante noi. Riconosco che però ci sanno fare con il make up, e credo che le diavolerie più difficili vengano proprio da là, nel Giappone.
I nomi giapponesi femminili sono molto differenti tra loro quindi non saprei se mi piacerebbe un nome lungo o corto, ma qualcosa come Ruki o Madoka potrebbe andare. Non credo che le ragazze orientali nei loro paesi si stiano a crucciare tanto per i loro nomi. Da noi, le persone si divertono a storpiare il nome degli altri anche dopo aver passato anni a non crescere. Forse è una malattia tutta nostra italiana.
Però credo che anche le donne giapponesi abbiano una qualche fantasia che involva l'adorazione del tipo perfetto con cui condividere la luce lunare su di un balcone, magari fuori da una festa od un cenone. Niente che sia per forza romantico, ma cavolo, anche loro devono avere il senso del fantastico e del coinvolgente come l'abbiamo noi! Certe cose sono universali!
Il sogno però si interrompe subito. Tutte quelle belle ragazze giapponesi non sono altro che modelle. Il mondo fa schifo ovunque. Ed anzi, con la loro cultura delle gheishe credo di aver capito che da loro la donna ideale è ancora la perfetta schiavetta che sta zitta e vive a testa bassa.
Quì in Italia le cose peggiorano e non andrebbero meglio nemmeno se non ci fossero i problemi che reclamano in televisione. Perchè siamo persone più simili al fango che non a degli esseri viventi. Superficiali e neanche degni di essere chiamati bestie. I ragazzi sono volgari e profondamente ignari della propria inutilità. Le ragazze preferiscono rimanere stupide e davvero non fa differenza che in Italia si dica che la donna sia emancipata. Ma dove!?!?
E questo è forse il motivo per cui la fantasia della ragazza giapponese è così incantevole, perchè in un mondo così avvolto dall'oscurità è più facile vedere che non c'è angolo per scappare, e non c'è modo di scappare all'estinzione della propria umanità.
Nell'attesa che l'ennesimo passo falso infligga l'ennesima stigma sanguinante nel cuore. Più si cresce, e più aumenta il dolore. Diventare intelligenti non è un errore, ma troppe sono le persone che non si pongono la questione. Siamo incatenati in una palude di stupide persone, ed io resto e sono brutta per tutta l'eternità.
Non sarò mai la persona bella che ho sempre sognato, per me nessun miracolo. Sono destinata ad ascoltare l'eco delle persone felici e guai a me se per errore mi siano risparmiate altre cicatrici. No, non posso nemmeno lamentarmi di patire la fame, o di essere in disgrazia finanziaria, perchè in questa Italia dove nessuno ha mai colpa, persino la mia infinita colpa è quella di aspettare che arrivi una soluzione da fuori. Perchè da dentro ho fatto già troppo. Sono passata all'azione e mi hanno fallito le persone. Ed in cambio? Cinque anni sprecati, nessun cimelio di affezione, non un sorriso regalato.
Viso dolce e sempre sereno. Femminili in un modo ultraterreno. Leggiadri e leggere che si può immaginare che i ragazzi le vogliano accarezzare e portare via di forza, ma sempre con gentilezza. Principessine mai troppo bambine ma neanche troppo volgari come le donne nostrane.
La cosa che più apprezzo delle ragazze giapponesi è che sanno che il loro destino è segnato. Come il mio. Hanno però il vantaggio di non poter sfuggire all'illusione. Voglio dire: le belle ragazze quando sono ragazzine le vedono le donne più anziane, e ci si fa un'idea. Ma se si è una ragazza giapponese immagino che non ci si possa sbagliare.
A differenza di tutte le altre donne, che con l'età invecchiano e diventano orribilmente inguardarbili e di cartavetrata, le donne giapponesi si accartocciano in modo aggraziato. Ma sempre e comunque in quel modo che ti bolla come un avanzo certificato. E non c'è rimessa sul mercato che tenga: sei un prodotto scaduto. D'altronde mi spiace non poco per le ragazze giapponesi brutte che proprio l'hanno avuto più brutta di tutte quante noi. Riconosco che però ci sanno fare con il make up, e credo che le diavolerie più difficili vengano proprio da là, nel Giappone.
Una ragazza giapponese sul balcone
I nomi giapponesi femminili sono molto differenti tra loro quindi non saprei se mi piacerebbe un nome lungo o corto, ma qualcosa come Ruki o Madoka potrebbe andare. Non credo che le ragazze orientali nei loro paesi si stiano a crucciare tanto per i loro nomi. Da noi, le persone si divertono a storpiare il nome degli altri anche dopo aver passato anni a non crescere. Forse è una malattia tutta nostra italiana. 
Però credo che anche le donne giapponesi abbiano una qualche fantasia che involva l'adorazione del tipo perfetto con cui condividere la luce lunare su di un balcone, magari fuori da una festa od un cenone. Niente che sia per forza romantico, ma cavolo, anche loro devono avere il senso del fantastico e del coinvolgente come l'abbiamo noi! Certe cose sono universali!
Modelle giapponesi
Il sogno però si interrompe subito. Tutte quelle belle ragazze giapponesi non sono altro che modelle. Il mondo fa schifo ovunque. Ed anzi, con la loro cultura delle gheishe credo di aver capito che da loro la donna ideale è ancora la perfetta schiavetta che sta zitta e vive a testa bassa. Quì in Italia le cose peggiorano e non andrebbero meglio nemmeno se non ci fossero i problemi che reclamano in televisione. Perchè siamo persone più simili al fango che non a degli esseri viventi. Superficiali e neanche degni di essere chiamati bestie. I ragazzi sono volgari e profondamente ignari della propria inutilità. Le ragazze preferiscono rimanere stupide e davvero non fa differenza che in Italia si dica che la donna sia emancipata. Ma dove!?!?
E questo è forse il motivo per cui la fantasia della ragazza giapponese è così incantevole, perchè in un mondo così avvolto dall'oscurità è più facile vedere che non c'è angolo per scappare, e non c'è modo di scappare all'estinzione della propria umanità.
Nell'attesa che l'ennesimo passo falso infligga l'ennesima stigma sanguinante nel cuore. Più si cresce, e più aumenta il dolore. Diventare intelligenti non è un errore, ma troppe sono le persone che non si pongono la questione. Siamo incatenati in una palude di stupide persone, ed io resto e sono brutta per tutta l'eternità. Non sarò mai la persona bella che ho sempre sognato, per me nessun miracolo. Sono destinata ad ascoltare l'eco delle persone felici e guai a me se per errore mi siano risparmiate altre cicatrici. No, non posso nemmeno lamentarmi di patire la fame, o di essere in disgrazia finanziaria, perchè in questa Italia dove nessuno ha mai colpa, persino la mia infinita colpa è quella di aspettare che arrivi una soluzione da fuori. Perchè da dentro ho fatto già troppo. Sono passata all'azione e mi hanno fallito le persone. Ed in cambio? Cinque anni sprecati, nessun cimelio di affezione, non un sorriso regalato.
Io invece sono stata la persona bella che ho sempre sognato. L'età passa per tutti, comunque tutti si invecchia, si diventa, questione di tempo, "inutili mostri" eliminati da tutti, ma questa comunque è depressione, non un articolo sulle donne giapponesi.
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