sono brutta: Odio il calcio

domenica 17 luglio 2016

Odio il calcio

odio il calcio
Il calcio è uno sport. Ma il tifo è per i malati. Il calcio è per correre e giocare. Tifare è per decerebrati che devono celebrare una idiozia brutale. Chi gioca a calcio la fa per passione o perché è pagato. Chi va a tifare lo fa perché è sfigato. Come gli italiani che da bravi tontoloni vengono iniziati con rito pagano a guardare sullo schermo il parapiglia animale dopo che il primo fischio ha risuonato.

Il novantanove per cento sono idioti lambiccati nel cervello. Ogni attimo è speso ad aspettare il prossimo anelito di grugnito, mascherato da esultanza o lamentela formale. Perché per loro ci può stare che un essere umano si degradi al punto da non riuscire a differenziare tra un fallo di una regola e l’occasione per stare zitti. Cumuli di ossa nutriti per errore, quando invece dovevano trovare esito negativo al primo errore del concepimento genitoriale.

odio il calcio

Odio il calcio davvero


Solo i cretini possono passare ore a memorizzare stupidaggini senza valore. Mentre i professionisti guadagnano milioni imboccando i rintoccati che restano affascinati dalla loro mancanza di atletica nei momenti della fatica fatidica. Non riescono a capirlo neanche dopo gli scandali. Sono sub-umani senza pari che guardano persone picchiarsi con sandali chiodati.

Lo sport in sé non mi fa alcun effetto, io odio il calcio per quello che lo sport rappresenta. Perché non puoi chiamare altrimenti questo sistema malato. Il gioco è gioco ed il calcio di oggi è tutto tranne quello immaginato dagli ideatori. Come un tempo, quando permettevano ai brutti giocatori di partecipare. Oggi non ci arrivano.

rito di accoppiamento
rito di accoppiamento degli
esemplari femminili marciti
Non solo per questo odio il calcio ma anche per certe scene che ho sempre visto recitare. Attori da rinchiudere gridare frasi oscene agli escrementi fatti nascere e poi istigati a frequentare le scuole di calcio. Sin dall’infanzia, i miei amici mi riempivano le orecchie con ore di pianto. Piagnucolosi ridicoli anfratti dei geni di genitori dalla mentalità ritratta in orribili spasmi sfigurati dal dolore della propria esistenza. Insulsi errori che diventeranno sicuramente più gravi dei propri allevatori. Bestie destinate a rimanere all’oscuro del dono della ragione.

Il gioco è sacrosanto. Io odio il calcio perché questa nazione l’ha innalzato a religione. E come tutte le cause di rigetto, anche questa patologia deve trovare il suo diretto contatto con l’aldilà al più presto. Cosa che non avverrà mai per quanto io odio il calcio. Il gene malato viene protratto perché quei ratti continuano a riprodursi indisturbati, scambiandosi la peste l’un l’altro. L’estinzione di massa è l’unica via.

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un commento. O probabilmente non hai niente da dire comunque.

Letti di recente da altri visitatori: