sono brutta: Non so cosa fare della mia vita

domenica 24 luglio 2016

Non so cosa fare della mia vita

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Non camminare via dal tuo sentiero. Se è troppo tardi, c’è qualcosa di falso in quello sguardo fiero di chi ha rinnegato se stessi ed abbandonato il mistero. Lo scopo della vita che hai fallito era lo stesso che non hai deciso di indagare. Hai solo fatto cadere quella maschera, quel sorriso insincero, solo per scoprire che non hai la forza di continuare a dormire, perché da quando ti svegli ti senti continuamente inghiottire nel mondo di incubi che è la tua vita. E vedi il futuro svanire.

cosa fare della mia vitaSei il responsabile della tua miseria. La tua caduta è giunta alla giusta ora. Non mi dire che il solo suggerire alla tua anima annerita è un sequela di bestemmie sbiadite. Non so cosa fare della mia vita. Continua a ripetere la cantilena.
Vedrai che il sogno si avvera.

Cosa fare della mia vita?


Sei uno scherzo rovesciato dal dentro verso l’esterno, ruggine sul marchingegno di pensieri abortiti. Avevi il sogno tra le mani, e come creta hai deciso di rinnegare la tua vita. Ora ti senti una persona a cui viene impedita ogni rima nello scorrere della canzone vitale, liquida come la pece che ti ottenebra la mente, ma già fredda ed ustionata da crisi di pianto. Asciutte lacrime di una persona svampita.

so cosa fare della mia vita
Troppo debole. Infierisci sulla tua ignoranza, e ci godi. E nel mezzo di una ammissione che nessuno vorrà mai patire, si dovrebbe forse sentirti sfuggire tra le labbra la criminale risata che è la dichiarazione del non so cosa fare della mia vita? È questo quello che sembra, perché è quello che è.

Sembra paura, eppure scegli lebbra per rinsavire. E tra tutti i trucchi, la tua abiura è solo lo scomparire della tua maschera. Abbiamo bisogno di te? Sembra forse troppo tardi per innalzarci? Toccheremo il cielo e tu non ci sarai. I nostri spiriti non si sono mai macchiati del tuo appassire. Sei il rigetto di ogni grande avvenire. Io mi esalto come vincitrice. Mai più dovrò sentire l’alone di quelle meraviglie corrotte, carne putrefatta dal dire non so cosa fare della mia vita.

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