Da ragazza brutta come la
morte voglio affermare qualcosa che una donna brutta oltre ogni
comprensione può rivelare alla bambina brutta più del dolore che
ero quando ero poco più che quattordicenne. Perché quelli erano gli
anni più terribili per quel poco di speme che ancora mi restava. Non
c'è peggiore maledizione del crescere per rivelare che resterai
oscena e spezzata come un rutto, più decrepita dentro che non fuori
le persone in lutto. La morte non merita nemmeno di essere
considerata, perché solo le idiote diventano così egoiste da
obliterare la propria esistenza.
Questo non vuol dire che
nella mia orripilanza io non abbia finalmente capito come funziona la
mente del maschio. Ma prima di scrivere il segreto, mi avanza un
avviso per qualsiasi persona che possa leggere questa mia miserabile
rivelazione, inutile per me quanto un pugno nella gola:
di maschi ce ne sono meno
di quanti se ne possa pensare. Quegli schizzi di errori che puoi
trovare ovunque tu giri la testa, per strada, a lavoro o dovunque tu
abbia la sfortuna di trovare quei vermi amorfi che si voglion far
passare per uomini, sappi che c'è differenza. Un uomo ragiona e lo
fa con la testa, ma non solo quella. Gli idioti amorfi senza spina
dorsale non sanno fare neanche quella piccola, stupida e minima
distinzione: sono piatti come le pietre, con una curva nell'anima,
sono l'abominio che fa ritrarre la melma e che infanga solo le fasce
più basse dell'Odio, quello vero, quello fatale, mortale.
Quindi come capire se
piace ad un ragazzo? Se si è giovani, la prima cosa è misurare la
propria stupidità. Anche nella mia bruttezza giovanile ho trovato un
ragazzo, ma la cosa più insulsa era vedere che intorno a me le oche
giulive trovano sempre qualche povero sfigato. Ad un certo punto ho
pensato che ci fosse un errore, che avessi sbagliato qualcosa, ma non
è proprio il caso.
Come capire se piaci a un ragazzo?
Ci sono ragazzi che ti
vengono dietro e tu non lo hai mai notato. Alcuni sono sfigati e
c'entra poco il fato, altri sono decenti e vuol dire che la tua sfiga
ti ha indirizzato verso oscuri sentieri, i sentieri della stupidità.
Quindi più idiota sei, più difficile sarà. Per tutte le altre, se
non ti è ancora capitato, è vero che i belli ed i bellocci alla
fine arriveranno, perché le brutte prima o poi lo raccattano. Sono i
più fragili, inutili e superficiali. Buoni solo per innalzare la tua
bassa autostima o darti un illusione se non ne hai.
I bellocci quindi li
riconosci, e lo fai con facilità. Devi solo star zitta, annuire alle
stupidaggini snocciolate in fila, e soprattutto avere la forza finale
di guidare la conversazione per portare il mezz'uomo dentro al tuo
letto. Sarà spiacevole e ti prometto che lo rimpiangerai, ma se sei
brutta cederai ugualmente, perché questo è il mondo a cui ti sei
incatenata e non hai la forza per liberartene. E forse non ne avrai,
perché il dopo sarà terrificante. Specialmente se ti abbandona
perché sei “troppo abbondante” o “troppo difficile” o
qualsiasi sia la scusante che evita di dirti la bruciante verità che
tu sai: sei un cesso, un insuccesso dei geni. Sei uno scherzo
crudele, e brutta come la pece.
Riconoscere e capire se
piace ad un ragazzo di altro valore qualche parte del tuo corpo o la
tua disposizione a “fare un'eccezione” perché lui non è proprio
il tipo da copertina che hai sempre adorato, quando dentro di te sai
che così avrai abbassato per sempre la tua asticella del fondo
peggiore toccato, è facile, perché lui ricercherà il contatto, ti
parlerà. Qualsiasi tipo di interesse attivo è un segnale che lui è
interessato: tu non lo sai, “non sei sicura” ma ci hai parlato?
Lui si è infognato.
I finti maschi sono sempre
senza fiato. Non farebbero metri nemmeno con il tizzone pressato
sulla loro nuda carne finché il calore non ha marchiato tra le loro
membra un simbolo creato apposta per affermare una inutilità e
pericolosità per l'intero genere umano. Se ti stanno a meno di tre
passi, è interessato. Punto. Ha la ragazza? Ti ha pensato lo stesso,
e se ti tocca allora ha anche già immaginato come sarebbe infilzarti
da tutte le parti. Ma c'è un limite.
Come capire se gli piaci
Come ti ho detto, la
stupidità è la tua nemica maggiore. I viscidi li trovi ad ogni
dove, e come le donne anche gli uomini di ogni valore sanno fare buon
viso a cattivo gioco. Se per qualche motivo lui ti può sfruttare,
vuoi per la scuola magari per non strafare e dio non voglia
lambiccare il cervello con il fare i compiti o seguire la lezione. Se
ti sfrutta per qualcosa la sua ambizione è allora solo quella di
spremerti e guai a te se ti slanci, perché sei una sub-umana che non
merita nemmeno gli avanzi della sua attenzione. Sei così stolta da
immaginare altrimenti? Guai se lo tocchi, perché nella sua mente è
già tanto se non ti risponde a ceffoni.
Se ti poni su un piano
inferiore nei fatti è infatti peggiore che avere una autostima così
bassa che non ci sarebbe malore che possa nascondere il tuo dolore.
Ma devi capire che mentre l'autostima non la vediamo, l'inferiorità
la tocchiamo. È reale, e sei tu che le dai da respirare con ogni tua
azione di estrema sottomissione. Un uomo adora sottomettere il
proprio amore, ma tutte le altre non sono nemmeno creature esistenti
e degne di menzione, sono intercambiabili e sono sempre degli errori.
Per i finti maschi invece tu non esisti, perché chi ti domina si
sente a prescindere il classico stallone. È una questione di testa,
e se vuoi capire se piaci ad un ragazzo c'è davvero una sola
soluzione: diventa intelligente, perché per come sei ora non vali
nemmeno il dolore.
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