sono brutta: Donne brutte più del dolore

sabato 23 luglio 2016

Donne brutte più del dolore

donne brutte più del dolore
Ieri come oggi siamo inondati da mostri su gambe, incubi che creeranno fotogrammi nel tuo labirinto cerebrale anche dopo fulminei attimi di incauto incontro. Come una creatura forestale che le leggende narravano ovattandone i contorni sfumati da anni di vittime ancestrali: donne brutte senza rivali. Bestemmie fiorite.

donne brutteSole come cani. Non potrebbero essere altrimenti. Tra faune di bestie selvatiche votate alla superficialità che lacera la carne e gli animi degli stolti che vanno professando con larga ipocrisia che la bellezza non è la sola cosa che conti. Salvo poi drogarsi con occhi smunti da bovini
donne brutte come la fametra le pagine dei fighi da comodino, poster e l’immancabile Facebook. Perché sempre più spesso le malate che imperversano accidenti sono le donne, e qualche uomo che non ha capito come sta procedendo la Società e che non avrà mai la possibilità di comprendere che lui è più problema del sistema in quanto lamentandosi non fa assolutamente niente, diventando scimmia che scimmiotta uno più deficiente di cui non ha neanche mai visto l’ombra e che vive profusamente bene grazie ai soldi generati dall’apostolica stoltezza del grande pubblico creato ed imboccato.

Donne brutte


donne brutte come la morteDonne che all’estetica da pagine gialle accostano menti da necrologio. Donne brutte che incendiano le case da riposo, in quanto vecchie o nuove non cambia niente. Cambia solo il grado di inesistenza. Donne brutte come un acquazzone, che si presenta suscitando risa e poi finisce crescendo e portandosi poi via a guisa la vita di mezzo milione di persone. Tante sono le anime infettate nella ragione dalla loro esistenza, perché le donne brutte escono fuori all’occorrenza e non.

Si fanno vedere. Donne brutte davvero. Salgono sopra ogni frustrazione. Non capiscono, non reagiscono e poi ammattiscono. Fanno tutto da sole. Io sono brutta per definizione, e questo non mi suscita alcuna compassione. Non sono vittima come loro di una vita senza ragione. Loro che idolatrano la bellezza e spargono a giro i loro quintali, prossime case di vermi festanti.

donne brutte come la merdaCon gambe che non si contengono, non abbondanti, ma orripilanti simulacri di fantocci animati da un senso di mancata dignità, la stessa che articola la mandibola di chi non ce la fa ad esprimersi, cioè dei maschi o presunti tali con cui si accoppieranno senza pietà, credendo che il Signore non le ha abbandonate. Bestie lasciate pensare che donne brutte come loro possano andare in questo mondo. Broccati di grasso che non riescono ad afferrare la propria natura di antitesi del divino gusto.

Nessun dio od entità superiore vi lascerebbe calcare sotto il cielo. Più facile credere che l’immondo appartenga alla soluzione finale, al lavaggio totale del globo, come narrato nei testi su cui nessuno dei vostri occhi è mai scorso. A tratti intermittenti come la vostra intelligenza interrotta a singhiozzo, siete donne brutte rese ancora più sozze dall’ignoranza che andate manifestando.

donne brutte bruttissimeCredete di non poter essere giudicate. Credete che vi protegga lo Stato. Credete che siate persone rese invalide ma che godete di un privilegio regalato dal sangue di persone mai conosciute, che mai si sarebbero sacrificate per voi, mentre sognavano campi di sterminate bellezze adagiate su prati con fiori. E non certo le abiurazioni aberranti che voi siete diventate. Prima donne brutte poi celate da chili di trucco che non sapete dosare. Stomachevoli nemiche che non sanno andare d’accordo. Geni maledetti che si
accoppiano senza alcun ritegno. Fango infernale indegno.

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