sono brutta: Non riesco a studiare

martedì 19 luglio 2016

Non riesco a studiare

non riesco a studiare
Ho appena aperto di nuovo quello squallido profilo sul social dei disperati in cerca di attenzioni ed incontri facili. Quello in cui le foto sono tutto quello che serve perché sai già che nessuno iscritto è capace di leggere, e se anche lo fosse, ti sentiresti solo peggio.

Controllo i messaggi, e ci sono i soliti cretini, i morti, le pozzanghere piene di mota e le loro scritte copiate ed incollate come se non riuscissero ad accorgersi che non troveranno mai nessuno più in basso di loro. Noi ragazze e donne che decidiamo di darvi spago è solo per compassione o perché siamo così annoiate che non c’è niente in televisione.

Non sembra che tu capisca come mi sento. Io non riesco a studiare. E a te neanche fa sbattere le palpebre. Perché non sai leggere nella mente degli altri, e non riesci neanche a capire quello che ti dico a voce.

Non riesco a studiare perché c’è un posto avanzato che non rimpiango, ma che lascia spazio a tutti i pensieri che vorrei riempissero la stanza. Le ciglia ricrescono anche dopo averle bruciate. Non si può vivere senza lavorare. Sono tutte bugie, e le persone hanno menti bacate dal disuso, troppo concentrate a non accorgersi che la loro vita è un disastro. Poi dicono che sono brutta e che è meglio un salasso, ma intanto ho anch’io la mia fetta di strascico di disperati senza futuro, senza destino e senza alcuna traccia di assenza di delirio.

Bevi vino? Ascolti musica? Malati incapaci di articolare parole. Bestie.

non ho voglia di far niente

Non ho voglia di fare niente


È vero. Ammetto di non aver voglia di studiare. E non riesco a studiare per diversi motivi: il migliore dei quali che mi sovviene è che non valgo la pena di ricordare neanche due righe di un riassunto breve tratto da pagine e pagine di informazioni sbattute e pressate come se fossero il rigurgito dei pensieri di uno qualunque di quei mentitori seriali online.

Io sto cadendo. Non ho mai fermato la discesa. Al contrario di chi non capisce, io non ho voglia di fare niente perché non valete alcuna pena. Nel mio futuro c’è solo la vostra assenza. Nel vostro tugurio, morirete di una morte lenta, già iniziata e che vivrete tutti. Pensa a me nei tuoi ultimi momenti. Scherzo, lo so che non pensi a niente. Sei troppo insofferente per accorgerti del vuoto inutile che sei diventato.

E con le altre ragazze è un disastro. Il mio limite si è quasi colmato. Fra poco sarà straripato, e farà vittime tra i miei pensieri, perché io non ho voglia di fare niente e sono brutta. Non c’è niente in questo mondo che rubi altro succo dalla linfa vitale che manca, e che ognuno di voi esseri inferiori osate succhiare sempre di più. Siete persone più false di un amicizia tra belle ragazze.

voglia di studiare

Voglia di studiare


Non odio le ragazze belle, ma visto che non riesco a studiare è bene ricordare che riesco ad analizzare molto meglio la natura di quelle pazze, squinternate malate ed accozzaglia di malsane abitudine inanellate in vestiti. Agghindate per battere ed essere battute, talvolta da mani, ma leggo negli articoli anche da mazze. Incapaci non solo di difendersi e denunciare, ma proprio di arrivarci.

Vittime. Vittime ovunque in ogni parte. Povere vacche. Peccato che non ti rendi conto di non meritare altro. Riempirai le pagine di altri testi, che mi toccherà studiare, e ti ricordo: io non riesco a studiare. Salva le tue lacrime per quando avrai capito che il tuo dolore è appena iniziato. Salva le tue lacrime e prova a prendere il posto di quell’essere inutile che ti riempie là sottopelle.

Io sono come una guerriera, ma non ho voglia di fare niente. Non ne vali la pena. I tradimenti e la gente oppressa. Meritate tutti solo di essere cancellati. Perdete tutto. Perdete le lacrime. Non capite cosa vi meritate. Sprecate solo tempo. Non avete niente di meglio da fare. Non siete annoiati, siete solo consapevoli del vuoto che avete sprecato. La vostra esistenza è solo uno strano spreco di atomi, valete poco e non deve stupirti che non arrivi ad usare la mente per intrattenerti in alcun modo. Sei una vittima? Lo sei davvero? Sei la la vittima di te stesso.

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