sono brutta: Uomini brutti ovunque

domenica 17 luglio 2016

Uomini brutti ovunque

uomo brutto
Io sono brutta ma ci sono uomini che fanno davvero vomitare. Cresciamo tutti idolatrando la superficialità con cui ci hanno cresciuto. La stessa con cui ci rincoglioniscono quando ci dicono che i problemi di oggi vanno risolti, invece di dichiarare la verità, e cioè che dobbiamo sterminare i bastardi che i problemi li hanno creati. I tuoi genitori, i tuoi nonni, non sono santi. Sono più probabilmente la fonte di tutti i problemi.

Se davvero l'estetica e la bellezza fossero l'ossessione di tutti, avremmo visto nascere nazione dopo nazione tante copie degne delle razzie vichinghe ai tempi d'oro. La sola esistenza di uomini brutti ed orribili alla vista è la verità dei fatti: i tuoi avi si sono accontentati dei buchi e delle travi a portata di mano.

Corona l'esemplare più brutto di tutti il ragazzo brutto che smette, e cresce storto. Cosa smette? Smette di crescere, perché la maggior parte delle persone è ormai così impossibilitata a fare la più semplice operazione mentale che se non viene imboccata con una manciata di significati pronti per essere ingollati, non riescono a farsene una ragione. E così è per il ragazzo brutto, la cui ossessione è la propria esistenza, frutto di un grossolano errore, una pazzia estrema. Ci hai condannato con la tua presenza. Vattene, arretra e sparisci oltre l'orizzonte!


uomini brutti

Uomo più brutto del mondo


Ne ho conosciuti tanti. Ma questo ne batte parecchi. Per il momento, il posto è suo. Mi cerca e mi invita anche alla sua sessione di registrazione per il suo gruppo di quattro gatti spelati, forse un qualche tentativo, pensavo, di fare una buona impressione.

Arrivo allo studio ed inizia il clamore, inzia a sfilare tutto arrabbiato. Non mi parla e poi dopo due ore di prove mi viene davanti e cerca di fare conversazione spicciola, di alcun significato. Io ero restata appiccicata al telefono perché sapevo di aver sprecato un'altra occasione per restare a casa, ma visto che un passaggio lo avrei ottenuto solo al ritorno di Michelone che era andato a comprare vestiti verso la stazione, mi toccava stare lì e patire.

Lui è il classico tipo che vedi, finto slanciato, futuro obeso slavato. Quando parla, la bocca resta aperta, lo sguardo oscilla spento, sbava senza rendersene conto, caccola al naso o colamento. Uno schifo che per qualche mistero ogni volta che ti si presenza davanti è sempre peggio di come l'hai lasciato. Però è conosciuto od almeno la gente lo saluta, e questo ti dà quel poco senso di contegno per rispettare che lo spazio da lui occupato è per ora non destinato a diventare fertilizzante nel prato. Ma lo sarà: presto, lo sai, sboccerà nell'uomo sfigato a cui è destinato il regno dei cieli per ora bloccato qui tra l'incudine e l'inferno, martellato come i piedi che sbatte sia in piedi che da sdraiato, come il bambino deficiente che è sempre stato.

Morale della favola si scopre che voleva vedere se veniva una mia amica, che poi amica non era visto che era solo una di quelle lambiccate che cercavano di ronzarmi attorno perché perennemente distratte a lezione di canto. Come se io potessi fare qualcosa, io che andavo a quelle lezioni per dare corda al fiato, visto che di conversazioni sensate non ne ho mai trovate e le persone inutili ho preso ad evitare. E con il tempo guadagnato, cavolo quanto bene mi sono fatto e risparmiato!

ragazzi brutti
Tornando all'inutile idiota, è ancora là che respira, mentre oscilla di piede in piede come l'ameba più ostinata e restia. Gli chiedo che musica stavano facendo, lui tentenna in cerca dell'alfabeto, così gli dico se poteva andare a prendermi il vestito che avevo lasciato nella stanza, così si toglie dai piedi e io posso andarmene con baldanza, visto che nello studio non c'ero neanche mai entrata. Gente malata. Malata ovunque. Uomini brutti in abbondanza!

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