sono brutta: Odio tutti

mercoledì 3 agosto 2016

Odio tutti

odio tutti
Sono circondata da stronzi. Odio tutti senza distinzioni: odio tutti i vicini che non mi cagano di striscio perché salutarmi è un gesto troppo prolisso; odio tutti i bambini che se ne vanno a giro col ghigno sul muso quando non capiscono che questi sono i loro anni felici; odio tutti gli adulti che non riescono a capire il vocabolario che uso anche se sono nati né in una nazione di guerra, né vivono in un tugurio dove non passano i soldi per sfamare ed educare allo stesso tempo i figli. Odio tutti gli umani che fanno figli.

Non ci sono persone che salverei. Qualsiasi persona amica lo è solo sulla carta. Persino la persona che amo non è altro che il male minore peggiore trovato. Una sorta di valvola che soddisfa il desiderio inferiore di uno sfogo d’amore, ovvero della bestiale voglia di storpiare i muscoli facciali in un parossismo di dolore misto al dolce sapore del capire che la propria inutilità ha trovato scolo nell’evitare di riprodurre una versione peggiore di me. Accudire un’esistenza sarebbe accettare di voler far soffrire cavie destinate ad essere infettate e mutate dalla peggiore malformazione genetica concreata dall’idiozia di un’intera razza abituata a devastare questo puntino rotondo della galassia.

ragazzi d oro

Odio tutti quelli contro la pena di morte


Troppe persone inutili sono considerate aver valore. I diritti li hai per nascita, vero, ma il loro valore decade se non vi è un mezzo per decretare la perdita finale di tale dote naturale. Perché non si può levare ciò che non abbiamo mai acquistato: ABBIAMO diritti solo perché qualche deficiente ha ingannato parte della società nel mascherare la propria fornicazione extra-matrimoniale al fine di evitare il ludibrio pubblico. O per i meno dotati di cervello, ecco la versione breve di quello che ho detto: tu volere bucare donne, altri uguale. In passato, animale sopra capra no normale. Oggi, tu esisti.

Odio tutti gli impediti che non hanno la forza di avviare il cervello, non la mattina, non il pomeriggio, non la sera, non la notte. Lo tengono spento. Dannati inutili sfregi dell’intelletto.

Unico modo per
salvare l'umanità
Le donne di oggi sono il fallimento più grande. Dovrebbero essere emancipate ed invece falliscono senza neanche provarci, lasciandomi sola nel mio odio. Tutti quelli che poi non capiscono tra essere femministe (o femministi) ed essere normali, sono se si vuole peggiori. Crepe di un disegno superiore incrinato ed afflitto dal peggiore dell’ictus fulminato da un senso di inferiore infinito. Le donne di oggi sono un rutto che si crede essere una costellazione. Senza un senso, senza una via, senza un disegno di cosa vorrebbero che sia. Ognuna di noi donne viene maledetta dal gruppo, il che ci fa capire come anche il maschio alla fine sia un fallimento di cui prima era valido solo un senso dato dal gruppo. Ora fanno schifo entrambi nella propria sguazzante inferiorità. E le donne questo passo l’hanno clamorosamente fallito. Arriverà la retromarcia: è garantito.

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